#046 l'inizio del mondo

facciamo che accade.
facciamo che accade ogni giorno.
facciamo che esiste un attimo, un istante impercettibile di discontinuità tra ciò che eri ieri e ciò che sei oggi.
una piccola morte.
un reset, mentre dormi.
facciamo poi che in quell'istante tutta la mole di dati e di ricordi viene estratta, sospesa in una memoria esterna e poi riversata esattamente dopo il reset, eliminando i percorsi ridondanti e le informazioni non necessarie.
lo so, l'idea è quella di un processo macchinoso. da fantascienza di serie B.
ma se ci pensi è anche un modo per spiegare alcune piccole cose.
quelle consapevolezze che si svegliano al mattino, quei rancori che nascono dal nulla, gli amori maturati nel sonno, e i sogni. tutti i sogni che altro non sarebbero che tracce di coscienza derivanti dal processo mentre ancora è in corso.
mettiamo che ci sia un ordine preciso in cui i ricordi vengono ricaricati. partendo da quelli più lontani e avvicinandosi al presente man mano. fino a quelli di ieri.
anzi, potremmo spingerci ancora più in là: da piccolo lessi un libro che ipotizzava come l'individuo durante il suo sviluppo ripercorresse tutta la strada evolutiva della sua specie, a partire dai primi organismi fino ai piccoli mammiferi, ai primati per arrivare ad oggi: la ricapitolazione della filogenesi nell'ontogenesi. si ipotizzava che la struttura stessa del cervello fosse stratificata in tal senso.
il che riportato al nostro processo di trasferimento implicherebbe che non solo i dati e i ricordi della nostra vita, ma anche i dati della nostra specie. dall'inizio. (nda. non leggo più quella roba, giuro)
metti che stamattina qualcosa è andato storto.
metti che è per questo che sei da tre ore appeso all'albero fuori casa facendo boccacce ai passanti come fossi uno scimpanzé.
sappi che ti è andata bene. se quel che è accaduto fosse accaduto pochi istanti prima ora saresti a rotolarti nelle fogne coi ratti.
è sempre un inizio, dai. 

27 commenti:

  1. Mhm sarebbe interessante sapere come è iniziata la tua giornata oggi :) Ti è andato storto qualcosa?

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  2. diciamo che mi sono alzato con la mano sinistra. :)

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  3. Da piccola io avevo altre letture: piccole donne...lo hobbit...american psycho...

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    1. in effetti era una lettura un po' particolare. avevo 16 anni. piccole donne e tolkien sono venuti dopo, direi. adesso leggo solo ratman. ;)

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    2. che bello, hai commentato la notte di Natale!

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    3. Eh. È pure rosso. Sarà mica il Gababbo?!

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    4. saprei fare anche di meglio. ;)
      (c'è un trucco, dai).

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  4. L'ipotesi di un continuo inizio la trovo semplicemente orribile. Irritante come un disco graffiato che si impunta.

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    1. qualcuno suggerisce di vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo.
      io preferirei viverlo come fosse il primo.
      impossibile fare l'una o l'altra cosa, comunque.
      punti di vista.

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    2. Io vivo e basta. Faccio prima. Respiro, mangio, bevo, dormo. Come un gatto. Che altro c'è? Mi sono persa qualcosa?

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    3. Vivere ogni giorno come fosse l'ultimo. Bah, non ci vuole poi molto. Basta decidere di suicidarsi il giorno dopo e rimandare continuamente. Ecco, il continuo inizio mi ricorda quello. Un continuo suicidio rimandato.

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    4. si ma, hai presente la fatica? le persone non lo fanno. perché è faticoso.
      quanto al gatto ne condividi anche le unghie..

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    5. Abbia pazienza, qualsiasi cosa ha un ciclo naturale continuo di vita, crescita e morte. Opporsi a questo è demenziale, dal punto di vista teorico e pratico. Sarà per questo che la sua teoria del continuo inizio non mi affascina per niente, come ho già detto la trovo irritante come un disco rotto. Ti impedisce persino di chiederti cosa succede dopo: per una curiosa, un supplizio. In pratica non succede niente, ricomincia tutto daccapo. E dove sarebbe la novità? Non può esserci evoluzione, di nessun genere. Badi bene, non miglioramento ma evoluzione, che può essere negativa o positiva a seconda delle circostanze, portando alla fine o ad un progresso evolutivo.

      Le unghie sono cortissime, attualmente. Buffo, due anni fa sognavo i gatti. Ultimamente sogno i topi. Non ratti, le arvicole. Fortunatamente non mi hanno mai fatto ribrezzo, i topi. Me ne fanno di più certi bipedi. Specie quelli che vanno in chiesa.

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  5. L'inizio del mondo é questa notte. Buon Natale caro Red. Un abbraccio.

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    1. lo è senz'altro per te, giorgia. e questo è più che sufficiente. giuro.

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    2. non te ne seri accorto, ma é nato. Accoglilo, coccolalo, ha bisogno tutte le tue attenzioni. Un caro abbraccio :)

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    3. Spero che a Natale le abbiano regalato un libro di grammatica. Ne ha un disperato bisogno.

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  6. Immagina invece che durante la notte prendano possesso di noi tutte quelle cose, immagini, ricordi, desideri, paure, eventi che durante il giorno vengono "trattati" da un sistema che ha degli spazi di gestione e catalogazione ben diversi.
    Non appena ci addormentiamo entra in standby il sistema diurno e zot! si avvia quello notturno, che è un simpatico burlone, davvero eh, gli piace parlar per enigmi ad esempio, ma la sa lunga, pure un po' troppo...
    E così, metti il caso che durante la notte il sistema ha fatto casino, messo sul tavolo carte nuove, inaspettate. Ti svegli e il sistema operativo diurno si ritrova quella roba ingarbugliata da smazzarsi. Come minimo si avverte il desiderio di lasciarsi pendere da un ramo mangiando banane.

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    1. la tua ipotesi vale esattamente quanto la mia. e forse è anche più affascinante.
      sai mai che sia quella, a passare per buona.
      in tal caso si vivrebbe due volte. una di giorno, una di notte.
      viene da chiedersi se la comunicazione con le altre persone possa avvenire solo di giorno.
      viene da chiedersi se non esista un blog che scriviamo di notte. senza esserne coscienti.
      ma chi di noi non ha mai amato una persona conosciuta in sogno?

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  7. (ora ci sono due ipotesi affascinanti...un mio amico direbbe che c'è qualcuno, da qualche parte lassù - o laggiù - che sta valutando quale delle due lo è di più per...ma perché tu capisca dovrei spiegarti la teoria di base. e ci vorrebbe troppo tempo)

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    1. anche la teoria di base, essa stessa, parrebbe un'ipotesi affascinante. e quindi quel qualcuno sta valutando anche quella.
      ma uno che ti racconta queste cose non lo fa per amicizia, si direbbe anzi che uno così pensi a te in modo diverso.

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    2. In quel caso quel qualcuno dovrebbe cominciare con l'offrirmi dei pasticcini, invece di parlare, non credi?
      :)

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    3. credo che lo farebbe molto volentieri.
      uno così é in gamba. si direbbe.

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  8. Invito - italiano
    Io sono brasiliano.
    Dedicato alla lettura di qui, e visitare il suo blog.
    ho anche uno, soltanto molto più semplice.
    'm vi invita a farmi visita, e, se possibile seguire insieme per loro e con loro. Mi è sempre piaciuto scrivere, esporre e condividere le mie idee con le persone, a prescindere dalla classe sociale, credo religioso, l'orientamento sessuale, o, di Razza.
    Per me, ciò che il nostro interesse è lo scambio di idee, e, pensieri.
    'm lì nel mio Grullo spazio, in attesa per voi.
    E sto già seguendo il tuo blog.
    Forza, pace, amicizia e felicità
    Per te, un abbraccio dal Brasile.
    www.josemariacosta.com

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