#78 supernova


un attimo, solo un attimo, una frazione di secondo, una piccola infinitesima discontinuità.
i lineamenti vibrano, le mani sono scosse da un tremito, il mondo fuori fuoco a tratti.
mi tocco le braccia e non sono le mie, mi tocco la faccia e non è la mia e la voce è quella dei miei cent'anni. e si aprono varchi nella memoria, i dettagli precipitano dentro burroni senza fondo fatti di emozioni verticali. perdo i nomi delle cose e delle persone.
dura un attimo, davanti allo specchio, un cortocircuito tra sogno e visione, un istante in cui il tempo scorre al contrario, tac-tic tac-tic.
e quando è passato, di colpo, mi ritrovo.
la mente ritrova tutte le sue parti, sudata, ansimando, mentre da fuori non si è avvertito nulla, mentre da fuori si direbbe che nulla è accaduto.
esplodo così ogni volta e ogni volta muoio e rinasco reincarnandomi nei miei ricordi, nel mio corpo, clone di me stesso.
e ogni volta qualcosa rinasce con un colore impercettibilmente diverso, un ricordo un poco più vicino oppure un poco più lontano dal cuore, una distanza che si è fatta diversa, e un taglio di luce capace di raccontare ancora un'altra storia.