104. la soglia

c'é un prima e c'é un dopo.

la scena è quella vista ieri in un film, lei gli getta le braccia al collo e lui la solleva.
lei gli si avvinghia addosso mentre lui la conduce di là.

c'era un prima e ci sarà un dopo: per lui, per lei, per chi sta guardando il film.
e tutto quello che avviene nel dopo trova ragione in quel che era prima.

In realtà non c'è un prima, e non c'è un dopo.
c'è quello che siamo e quel che continuiamo ad essere anche oltre quella soglia.
qualunque sia, la soglia.
che sia la soglia di una camera da letto di Odessa - Texas, la soglia d'ingresso di un tribunale, la guardina del controllo visti di Atyrau, l'ingresso della sala consiliare, il portale della cattedrale di Rouen, il portoncino di casa, l'androne del condominio.

ecco, c'è un prima e c'è un dopo, ma il prima e il dopo altro non sono che i due lati del presente.

mi sposto sul filo del domani, con tutto il peso avanti, giusto per scongiurare il rischio di atterrare col sedere sulla terra di ieri.

il tempo è poco, e le cose da fare sono molte di più di quelle che potranno essere fatte.