#99 Jellyfish.


è l'acqua come ti scorre sotto.
braccia gambe che girano, il respiro a ritmo, l'addome tenuto per l'assetto, una minima attenzione alla giusta distanza per la virata, quelle quattro cose da mettere a posto e metti il pilota automatico.
e poi è l'acqua che ti scorre sotto, se va bene, se non c'è traffico nella tua corsia.
diventi una chiglia pensante. se sei bravo diventi una chiglia leggera e pensante.
quanto hai nuotato oggi? mi sono fatto cinquanta pensate da 25 metri, ma ne avevo in pancia almeno altrettante, ma il fiato è quello che è.

è nella prima vasca che metto a punto il rituale, sai.
nella prima vasca c'è da fare, da sistemare. dalle prime bracciate capisci come andrà, la temperatra, la luce, la gente, la densità dell'acqua se si accorda con la tua, e i ph, anche: loro misurano l'acqua ogni sei ore, ma non misurano mai te.
e nella prima tornata sistemi la meccanica, al tuo meglio, che non lo sai se è il meglio in assoluto, visto che per te il nuoto non è stato mai un lavoro ma sempre un lavorarci da sotto, da dentro.
e nelle vasche successive proietti tutte le tue cose sul fondo. ci metti un cruccio di oggi, le prospettive per domani, qualche conto, i progetti futuri, pian piano tiri fuori tutto e lo appoggi sul fondo della vasca.
è come sistemare l'armadio: svuoti tutto su letto e poi con calma rimetti dentro, in ordine.
il fondo è il letto, la tua testa è l'armadio, le vasche sono la calma, il ritmo, il respiro.
funziona così, funziono così.
per qualcuno è la corsa, per qualcuno la musica, per qualcuno è lo sci da fonto o l'arrampicata o il giardinaggio oppure gli scacchi: per me è il nuoto, o l'acqua.
siamo fatti d'acqua, poco meno diluiti delle meduse, ma forse è solo scoria, quel che abbiamo in più.

25 commenti:

  1. in acqua sono una rana vado e vado, posso andare per chilometri, ma senza nulla da risistemare, allugo e raccolgo, allungo e raccolgo solo mente sgombra, acqua, respiro e sentirsi a casa :)
    che ci fai qui a ferragosto?

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    1. un ferragosto fatto di piccole consuetudini.
      i tombini da cui guardo il mondo oggi sono i miei, quelli cui non bado mai.
      ma anche da qui il mondo riserva sorprese, e un tempo che a me piace, grandinate a parte.
      me la vedo proprio piccola amanda che va, va, va, per chilometri e chilometri.
      un po' come forrest gump che corre. ;)

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    2. ecco, il bello allora è capire perché :)

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    3. non c'è un perché, c'è un momento in cui parti e un momento in cui ti fermi.
      "sono un po' stanchina".

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  2. Una botta nello stomaco, leggere ciò che sento dentro da sempre mi ha fatto pensare....
    pensare ad un amico con cui non ho a che fare da tempo.
    E' questo ciò che mi manca di lui, nient'altro, ma lui non l'ha mai capito questo.
    Nient'altro.

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    1. forse quel tuo amico vuole saperlo. forse lo sa, forse è lui stesso disperso da qualche parte, forse ha bisogno di te.

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    2. E' quel forse che mi fa scendere giù, la pancia che accarezza il fondo, le spinte rare ma forti per non consumare troppo ossigeno e arrivare all'altro capo della vasca. E sbuco di là, con tutto quello che sul fondo ho raccolto. Devo ricominciare tutto, svuotare l'armadio e riordinare di nuovo, tanto lo so che quel vestito che mi riprometto ogni volta di gettare, lo sistemo ancora per bene dietro a tutti gli altri, tanto lo so che fingo che mi serva ma poi non lo userò.
      Tanto lo so che a volte, di notte, lo annuserò e me lo infilerò giusto un attimo, giusto il tempo di abbracciarmi e ballare con lui, con me stessa al buio. Abbracciarmi e tenere vivo ciò che ho depositato sul fondo.
      Sia mai che qualcuno decida di farsi una vasca in apnea anziché una a stile e raccolga quel "forse" e me lo porti via.

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    3. devi fare in modo che possa leggerlo.
      devi fare in modo che lui sappia, che ogni parte di lui lo scopra.
      e vedrai che verrà una notte buona per quel vestito.
      non sappiamo mai quanto a fondo possiamo andare, e quanto le persone possano celare le loro profondità dietro ai migliori propositi.

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  3. Ho sempre considerato l'acqua il mio elemento naturale. Per anni (compresi quelli del nuoto agonistico) passavo quasi più tempo lì che sulla terra ferma. Crescendo, non so. Non riesco a capire come possa trovarmici come "a casa" ma non sentire l'esigenza pressante come una volta. Forse che non ho più bisogno di qualcosa che ovatti il mondo?

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    1. i rumori sott'acqua. capitolo a parte.
      ho scritto un post una volta sul rumore tutto speciale dello sciaguattìo che sentivamo da bambini quando a canotto rovesciato ce ne stavamo lì sotto al buio.
      forse mareva ti sei come obelix, sei stata in acqua così a lungo che ormai te la porti dentro. ;)

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  4. Proprio oggi che nuotavo con gli occhialetti (quanto cacchio di cloro mi hanno piazzato questi?), io che di solito non li uso mai, sfogliavo il fondo della piscina curioso e le braccia si distraevano mentre la gamba sincronizzava un'altra musica che non era quella bord to bord. Meglio non tirare fuori niente da depositare in fondo, nuotare nelle scorie diventa complicato...

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    1. credo che tu non abbia bisogno di questi mezzucci. tu hai la lucidità che serve per fare tutto con la testa nell'aria e i piedi a terra.
      questa dell'acqua serve a noi disadattati. ;)

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  5. Frankie, ma cosa vorresti mai depositare in fondo alla piscina !?
    Mica è una latrina. (Poi ti lamenti delle quantità di cloro...).

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  6. Altro che Medusa, l'Idra. Ma di Lernia, quella di Leone!

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    1. voi due insieme siete quasi carini. ;)

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    2. Non direi. Lui è minuscolo. Io sono doppiamente maiuscola. Le pare niente?

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  7. È che bisogna saper scegliere lo stile adatto al pensiero in questione.
    Io penso meglio a dorso, risolvo i più grandi dilemmi della vita nuotando così. E infatti è un po' che non nuoto, sarà per quello che la mia vita si è incasinata.
    A rana mi rilasso, a stile medito vendette.
    A farfalla muoio.

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    1. è che quando nuoti a dorso tu guardi il cielo e il cielo guarda te.
      pare che anche il cielo si rilassi nel guardarti nuotare a dorso, sai?

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    2. Tutti si inteneriscono nel vedere qualcuno che nuota ad orso. Specialmente se non sono in acqua con lui.

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  8. Che bellezza la simbiosi con l'acqua...

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  9. L'acqua ha sempre avuto questo ascendente su di me. L'ho sempre sentita come il mio elemento. Quando ero ragazzina e vivevo al mare, me ne andavo in acqua a fare "il morto" e spesso inclinavo la testa fino a finire con la faccia sott'acqua e me ne stavo lì in quel mondo ovattato a lasciare che il mare mettesse ordine nei miei pensieri.
    Ora che vivo in una città senza mare, odio la piscina e a casa ho solo la doccia.. la mia testa è nel caos più assoluto.

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    1. hai il problema e hai la risposta.
      ma temo che non basterà la jacuzzi.
      serviranno come minimo le terme.
      se vuoi la palestra dove vado io fa l'open week end.
      ti bastano tre giorni nell'idromassaggio della spa?
      ;)

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    2. L'acqua è il mio alimento. Disse quello ai ceppi tenuto a pane e acqua.

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  10. ti avevo scritto... ma non trovo il commento.
    vaneggiavo sulle considerazioni cui mi induce fare la morta a galla.
    l'immersione nell'acqua è decisamente catartica.

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