#89 secret world.


una canzone per ogni momento.
un momento per ogni canzone.
(come talk to me)
accade così che una sera in cui sei solo a casa succedono delle cose.
una notizia oggi ha portato il tuo cuore a battere dentro un tunnel di luci magiche per un attimo.
una notizia che resta lì. semplice, piccola, intima, da non gridare, da non riferire.
giusta come certo destino, giusta come certi baci di certe notti sognate, giusta come certi arrivederci, giusta come certi "eccoti".
(steam)
e stasera è arrivata anche la musica, giusta anch'essa.
non sarebbe necessario scrivere qui da dove arrivasse questa musica, ché tanto è solo per me, questa cosa, e il condividerne le note certo non aggiunge molto.
e in questi giorni di attese e di pensieri fermi e di piccole apnee e di caffè non bevuti arriva alla fine un momento in cui le lune trovano il loro allineamento.
(blood of eden)
non è un momento buono per fare bilanci, non è mai il momento buono per fare bilanci.
piuttosto è il momento buono per buttarsi fuori da sé ed osservare i propri meccanismi, le proprie oscillazioni attorno ad un centro che troppo traballante alla fine non poteva essere, visto che ancora sei in piedi.
(whashing of the water)
o forse è vero proprio il contrario, è vero il fatto che con questo vento se non fossi completamente sbilanciato saresti a terra da un pezzo.
questo mi fa pensare che se il vento dovesse improvvisamente calare verrei sbalzato in un attimo fuori dalla mia orbita, buttato fuori dal mondo dalla mia stessa spinta.
ma il problema non sussiste, visto che si tratta di un vento sotterraneo che risale ogni mio baratro per arrivare a soffiare fuori dagli occhi: vento mio.
tanto che potrei provare a scompigliarti i capelli con uno sguardo.
(don't give up)
il problema è semmai la falla da cui riesce ad entrare tutta questa aria, prima della risalita, ma quella è una falla come quelle di tutti, difetto di tenuta al mondo, difetto di confinamento del passato rispetto al presente e di entrambi rispetto al futuro.
mentre scrivo ascolto e guardo. chiudo qui. 
(in your eyes)



respiroforte.

#88 ad occhi chiusi.

il mattino porta sempre delle cose, con sé:
possono essere frammenti del sogno, brandelli di un mondo diverso.
oppure può semplicemente essere la voglia di un buongiorno al caffè.
l'addormentarsi, il risveglio, sono momenti di transizione.
stanotte ero nel sogno, e io nel sogno non ricordo mai quel che ho vissuto di giorno.
a volte se vivo fino a tardi mi capita di ricordarmi, all'inizio del sogno, quel che avevo appena vissuto, 
da un po' di tempo tengo lì, vicino vicino, un blocchetto e una matita.
in modo da potermi segnare tutto quel che ricordo del giorno non appena mi addormento. 

ieri mi sono addormentato di soprassalto, il bianconiglio è accorso preoccupato: 

che c'è? 

no, niente, stavo vivendo una storia d'amore, poi d'improvviso si era spenta la luce, e non riuscivo più  a sentire il rumore del mare, mi sono spaventato. 

devi stare  tranquillo, era solo un brutto vivere.

no no non era affatto un brutto vivere.
certe volte il vivere è più sogno del sogno, non trovi?

fai così, ributtati su e vai a cercare il mare e prendilo per mano. e poi chiedigli di soffiarti il tuo nome nell'orecchio. 

caro BC, magari fosse così semplice, che lo sai che non è possibile controllare quel che si vive..

c'è chi ci riesce, comunque puoi sempre provare a vivere ad occhi chiusi.

#87 - strati.


l'amore per me
può essere diverso da ciò che io sono per l'amore?
da ciò che io sono?
no.
strati.