distanze condensate. nient'altro.
capaci di trattenere la rugiada della notte.
quel che più mi stupisce, ogni volta, è come ogni filo sia collegato a tutti gli altri.
toccane uno e danzano tutti.
e così è per le distanze umane,
un filo di seta retto dai due capi da mani diverse:
tiralo troppo e si spezzerà,
lascialo lasco e perderai il tuo riferimento, la tensione.
esiste una distanza giusta per ogni cosa.
la distanza del Lei.
la distanza del silenzio.
la distanza del rancore.
la distanza del dolore.
la distanza dei nomi e la distanza dei cuori.
sarebbe più semplice, tuttavia,
se soltanto fossimo capaci di stare fermi.
ma fermi non si sta,
ma fermi non si sta.
il che non può significare che collidere o perdersi,
alla lunga.
non esistono prossimità che durano per sempre.
esistono prossimità che durano più a lungo di noi.
e quello che si può davvero fare è molto poco.
come breve è in genere il tratto di strada o fiume che ci è concesso di condividere,
e quel che in caso fosse meno breve di noi,
beh, noi lo chiameremo "per sempre".