#125. Clic.
gli uomini non cambiano.
..ok.
però poi succede che li vedi dopo dieci anni e non li riconosci.
sono cambiati? dunque cambiano? no.
..ok.
e sono capaci di fare cose che non facevano, oppure di pensare cos che non avrebbero osato pensare.
allora crescono? e crescere non è forse il più estremo dei cambiamenti? no.
..ok.
dentro ad ogni uomo c'è un altro uomo che cresce, che vuole prendere il suo spazio, che pian piano prende consistenza. e quello che sta fuori diviene sempre più sottile, fragile, trasparente, fino a che non si lacera e lascia il posto ad un essere diverso.
un giorno ti ritrovi ad essere quello che sei sempre stato e mai hai voluto ammettere di essere.
un giorno in cui succede tutto di colpo, cambiano le prospettive e cambiano le ombre proiettate sul marciapiede, e cambia il tuo passo e la direzione.
un giorno capisci che la tua rotta prevede che ci sia una virata netta e decisa, e allora prendi il timone e semplicemente agisci.
cambieranno delle cose, ma sai che le persone importanti resteranno a bordo, perché è anche grazie a loro che hai potuto sentirlo, il clic che porta una nuova luce.
..ok.
gli uomini non cambiano, ma alla fine poi si scoprono diversi da come li avevano disegnati.
e davvero può bastare un clic.
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Gli uomini cambiano, ma spesso non lo ammettono e lo nascondono.
RispondiEliminaLa paura è la peggior nemica che possiamo avere.
E l'abitudine è davvero rassicurante.
cambiano le prospettive, cambiano i giorni, cambia il pensare a sé e agli altri.
Eliminae noi di conseguenza.
fino ad arrivare a vedere le cose con occhi forse più stanchi ma diversi.
Lo stesso uomo con un'altra direzione, più semplicemente
RispondiEliminaLa cipolla è un’altra cosa.
Interiora non ne ha.
Completamente cipolla
fino alla cipollità.
Cipolluta di fuori,
cipollosa fino al cuore,
potrebbe guardarsi dentro
senza provare timore.
In noi ignoto e selve
di pelle appena coperti,
interni d’inferno,
violenta anatomia,
ma nella cipolla – cipolla,
non visceri ritorti.
Lei più e più volte nuda,
fin nel fondo e così via.
Coerente è la cipolla,
riuscita è la cipolla.
Nell’una ecco sta l’altra,
nella maggiore la minore,
nella seguente la successiva,
cioè la terza e la quarta.
Una centripeta fuga.
Un’eco in coro composta.
La cipolla, d’accordo:
il più bel ventre del mondo.
A propria lode di aureole
da sé si avvolge in tondo.
In noi – grasso, nervi, vene,
muchi e secrezione.
E a noi resta negata
l’idiozia della perfezione
W. Szymborska