#114 da qui.

voglio conoscerti da qui, da adesso.
non voglio scavare, non voglio cercare i perché, non voglio scoprire il percorso, non voglio sapere delle tue vite precedenti.
voglio solo sapere chi sei tu ora, chi sei per me, chi sei per le persone che ti stanno accanto.
non voglio aprire i tuoi armadi perché non sei la paura dei tuoi scheletri,
e non voglio cercare i tuoi mostri sotto il letto,
e non voglio aprire i tuoi cassetti, perché tu non sei risultante dei tuoi sogni.
voglio solo il presente, voglio sapere dove sono prima ancora di chiedermi dove sto andando.
tutto questo tempo passato ad inseguire il tempo.
voglio accendere la luce in questa stanza, e non voglio cercare i nascondigli segreti del tuo castello.
voglio conoscerti da qui, da adesso.
se togli i ricordi e i progetti, cosa resta di una persona?
le sue mani, la canzone che sta cantando in questo preciso momento, il suo peso addosso al mondo.
davvero serve altro?




12 commenti:

  1. E invece si caro... servono i sogni e servono i mostri sotto il letto, perché chi palpita davanti a te ha bisogno di realizzare i primi e sconfiggere i secondi. Insieme a te. Non hai mai solo un presente davanti, hai una tridimensionalità che ti si adagia addosso, a te smussare gli spigoli.

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    1. scrivi quello che avrei scritto anch'io, oggi.
      ma ieri notte era diverso, ero diverso.
      sogni e mostri.. non dico che non siano importanti,
      dico che un sogno e un progetto sono tanto più importanti quanto riescono a infiltrarsi e a cambiare il tuo presente.
      se vuoi una cosa è nel tuo agire di oggi che lo dimostri, e il tuo passato conta se fa di te una persona diversa.
      tutto ciò che non ci ha cambiato è come se non fosse mai accaduto, tutto ciò che non arriva a condizionare le nostre scelte di oggi non è in fondo quello che vogliamo davvero.
      altrimenti si ritorna al racconto della vita di un altro in un altro tempo.
      continuo a pensarci.

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  2. È un 'alba grigia, fuori dalla finestra monti dove agonizza l'ultima neve, una radio, che non riesco a sintonizzare bene, mi tiene compagnia ormai da più di un'ora ; mangio una mela aspettando, vestita di bianco, senza essere la sposa, il gong di avvio di una lunghissima giornata del lavoro che amo

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    1. tu con questo chiudi il cerchio.
      non siamo la nostra storia, ma siamo quello che amiamo.
      ed è l'amore per quel che amiamo che ha guidato ogni pensiero in passato e ogni progetto futuro.
      e forse siamo altrettanto in ciò che più temiamo.
      ma la paura è così connessa al presente, grazie al cielo, o vivremmo con l'angoscia perenne della fine, in lutto per noi stessi.

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  3. ehhh...io ti dico che non serve il passato, serve solo il chi siamo ora perchè ciò lo racchiude già.
    se togliamo i sogni, i ricordi e i progetti rimaniamo solo noi e non credo ci sia bisogno di altro.

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    1. pensa un po', ho cominciato a pensarci leggendoti.
      volevo andare un po' indietro, da te, tra i post, ma poi mi sono detto no, non ora, ora leggerò il presente, deve esserci comunque tutto.
      poi ho scritto questa cosa.

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  4. Talvolta si.

    Sono convinta, peró, che vada lasciato spazio al presente sopra ogni cosa, che non debba essere sopraffatto dal passato e dalle aspettative per il futuro.

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    1. qualche volta sono solo alibi.
      motivi buoni per non decidere.
      Talvolta sì.

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  5. Alle volte il passato è importante, altre volte è meglio circondarsi solo del presente.
    :)

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  6. il passato è importante solo quando il presente non ci contiene.
    il futuro è importante solo quando il presente non ci basta.
    e se fossimo il risultato del nostro passato non potremmo non essere un giorno che il risultato del nostro presente.
    è che la linearità della logica mal si adatta alle onde di mare che girano in testa.

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  7. no amanda, semplicemente sono molto preso da molte cose, e non ho il tempo materiale per passare da qui.
    mi piace farlo quando ho il modo di stare, di leggere, di entrare in sintonia con chi c'è, e quindi..
    però sto bene. ;)

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