#78 supernova


un attimo, solo un attimo, una frazione di secondo, una piccola infinitesima discontinuità.
i lineamenti vibrano, le mani sono scosse da un tremito, il mondo fuori fuoco a tratti.
mi tocco le braccia e non sono le mie, mi tocco la faccia e non è la mia e la voce è quella dei miei cent'anni. e si aprono varchi nella memoria, i dettagli precipitano dentro burroni senza fondo fatti di emozioni verticali. perdo i nomi delle cose e delle persone.
dura un attimo, davanti allo specchio, un cortocircuito tra sogno e visione, un istante in cui il tempo scorre al contrario, tac-tic tac-tic.
e quando è passato, di colpo, mi ritrovo.
la mente ritrova tutte le sue parti, sudata, ansimando, mentre da fuori non si è avvertito nulla, mentre da fuori si direbbe che nulla è accaduto.
esplodo così ogni volta e ogni volta muoio e rinasco reincarnandomi nei miei ricordi, nel mio corpo, clone di me stesso.
e ogni volta qualcosa rinasce con un colore impercettibilmente diverso, un ricordo un poco più vicino oppure un poco più lontano dal cuore, una distanza che si è fatta diversa, e un taglio di luce capace di raccontare ancora un'altra storia.




19 commenti:

  1. deformazione professionale sembra un inizio di alzheimer, non riesco a far volare le mente a cose più piacevoli, la mongolfiera resta a terra sgonfia questa volta

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    1. mi metti un brivido, amanda.
      io la pensavo più come una specie di possessione, un reset, un passaggio sciamanico in un altro universo.
      ma sono d'accordo, non fa volare.

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    2. sì è sicuramente così, ripasso quando mi sarò tolta il camice mentale

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  2. ben tornato.. le tue parole mi erano mancate

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    1. non sono davvero andato via, sai.
      è che a volte le cose da dire non trovano il modo per essere dette.

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  3. Anche io, come Amanda, avrei orientato il mio pensiero ad un principio di alzheimer.
    Avrei.

    Hai mai pensato al risveglio Red?
    Alla tua anima che finalmente vince il tuo ego e viene a galla?
    La tua vera essenza che ti sta richiamando, su tutti i livelli e dimensioni.
    A me, ora, piace vederla così.
    Siamo così ingenuamente convinti di essere gli unici in questo meraviglioso universo che non siamo in grado di riconoscere il nostro vero IO quando arriva.
    Perché prima o poi arriva a farci capire che non siamo stati, non saremo e non siamo solo qui.
    Sei fortunato sai? si che lo sai...

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    1. in quel che mi scrivi c'è molto più di quel che mi scrivi, vero?
      e sì, sono fortunato. sempre stato. ma il credito con la sorte a me mette paura..

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    2. Perché mai dovresti essere a credito con la sorte? Siamo noi gli artefici di tutto, la fortuna è relativa.
      si, vero, c'è molto di più. come c'è qualcosa che mi ha spinto a scrivere proprio qui di questo.
      sarà un caso?
      nulla è per caso.

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    3. debito. credito. statistica. ho trovato persone qui con storie incredibili. e passaggi difficilissimi. e fardelli che io mai, finora.
      tutto qui. non c'è molto che si debba fare o dire.
      e tu? to lo hai riconosciuto il tuo vero IO, quando è arrivato?

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    4. percorsi di vita. ognuno i suoi.
      hanno un inizio e non saprai mai dove portano.
      niente da fare e niente da dire,molto da elaborare..
      io? esaminando la mia sfortuna direi che stia emergendo, ma non mi piace chiamarla sfortuna.
      mi ritengo fortunata dopo tutto. molto fortunata.

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  4. io invece mi sono concentrata sui tagli di luce e su quei colori impercettibilmente diversi e ho pensato a come sia bello, ogni volta, poter cogliere sfumature diverse.

    ciao red :)

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    1. ciao Effe ;)
      e allora concentriamoci su quei colori un po' nuovi che arrivano così.
      e coi secchi di vernice.. ;I

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  5. Ecco a me son parsi fotogrammi, frammenti di immagini tutte in sequenza, a comporre lo sai tu che cosa, lo sai tu verso dove.

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    1. li metto insieme pian piano, un sogno dopo l'altro.
      li metto insieme semplicemente avvicinandoli e vedendo se combaciano.
      la fine di uno con l'inizio di un altro.
      tentativi.

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  6. Siamo un insieme di altre vite. Io l'ho sempre letta così.

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  7. Io ho pensato a rabbia, passione, ira, amore, ragione, controllo, perdita di controllo, istinto, impulso, occhi chiusi, buio, luce... metti insieme tutta questa roba e l'esplosione è certa. Tutte le volte in un modo simile, ma un po' diverso.

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  8. Anche a me, come primo pensiero, è venuto in mente quanto detto da amanda ma poi ho pensato che è semplicemente uno di quei momenti in cui si va in controvibrazione col mondo, come un diapason che dà una nota diversa dal La ma che è comunque la sua nota.

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