#022 titoli di coda



non so quanto a lungo resterai in questo posto.
non so come succederà,
ma so che finirà il giorno in cui ti troverai
a scrivere un post come questo:


"
leggo i tuoi post, leggo tutte le parole. mi bevo tutto.
ma sono e sarò restio a scrivere, da te.
il motivo è affiorato piano piano:
se sono qui è per cercare qualcosa che tu hai.
e tu sei qui  per cercare qualcosa tra le cose che io ho.
e se stai leggendo è perché mi hai trovato.
ma.
le persone come te e le persone come me ha senso che si incontrino una sola volta nella vita. 
per cambiarsela. 
o p p u r e  n i e n t e . 


e quindi, 
niente. 
"
perché è questo quello che succede qui, ne sono sempre più convinto.
non puoi passare la vita a tirare i dadi senza vincere.
posto che tu voglia davvero, vincere.


21 commenti:

  1. I titoli di coda si mettono alla fine di qualcosa, cos'hai finito tu? A me pare tu debba ancora iniziare molte, moltissime cose.

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  2. non sono i miei titoli di coda, s. quello che ho scritto è riferito a quello che sento succedere qui.
    una riflessione scaturita da tutto quello che leggo e sento.
    in questo senso hai ragione, sono all'inizio, sto imparando.
    vedo energie, qui, che vanno al di là di quello che dichiarano di essere.
    io leggo fame. e spesso è fame cieca.
    ma ci sono anche luoghi pieni di aria e di luce. e persone vere capaci di misurarsi in egual modo con tutto questo e una vita vera, compiuta.

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  3. Se cominciamo a pensare ai titoli di coda come ad un inizio... abbiamo stoffa, oppure fame. Da meno di due mesi vivo questo blogmondo in cui ciascuno parla sostanzialmente per se e gli altri commentano decisamente per se. Non mi sorprendo più di niente. Il tuo cubo accompagna sempre parole che fanno pensare.

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    1. non ho ancora pensato davvero al cubo. mi ci porti tu.
      un enigma risolto? oppure un enigma che ancora deve dispiegarsi.
      quello che intriga del cubo è il suo meccanismo. il fatto che una soluzione esista, e che basterebbe ripercorrere a ritroso ogni mossa fatta dall'inizio.
      in questo senso partire con un post che parla della fine è come partire col cubo fatto.
      e poi scatenare il disordine, alzare l'asticella della sfida.
      sempre che resti la voglia di strappare un significato o anche solo una parola ad ogni nuova combinazione.
      oppure un semplice e banalissimo "vediamo se ci arrivi".

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  4. Quante volte ho postato una sorta di "titoli di coda" dicendo che era arrivato il momento... quel momento di chiudere.
    Successivamente, ho cambiato idea ed ho iniziato a pensare che, se non si ha più voglia di "tirare i dadi", semplicemente non si scrive più senza nemmeno stare qui a dirlo. Ci si prende tutta la pausa che serve e poi, quando si ha voglia, se si ha voglia si ricomincia a tirare... E magari poi potrà arrivare quel momento in cui la tua vita cambierà e allora si smetterà completamente di tirare i dadi qui dentro :)

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    1. dopo che ho letto il tuo commento ho immaginato di fare una cosa.
      prendere in mano dei dadi e colorarne tutte le superfici.
      in modo ogni tiro dia sempre e solo sette.
      ecco. per i sette ci si può attrezzare. organizzare le truppe e fortificare le mura.
      per i sette si può.
      ma solo per i sette.

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    2. E ma i sette non ci sono...
      dunque niente più dadi? :(

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    3. due dadi, sempre sette. lo so che non è possibile, quindi..
      immagina dadi con numeri strani. radicedidue. pigreco. zeroseiperiodico.

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. un commento eliminato dall'autore. sa e sempre saprà di occasione persa. perché sono le cose in bilico tra il dirle e il non dirle quelle più interessanti, sai.

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  7. Eppure niente è un gran bel finale.
    Peccato non c'entri un cazzo con tutto quello scritto prima. Altrimenti non ci sarebbe stato motivo per scriverlo.
    Ma ecco, parere mio, perchè io non so..perdona la mia ignoranza quindi.

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  8. Oppure.
    oppure niente.
    cambia qualcosa? per me cambia.

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  9. Cazzo, questa è freudiana... sisì. Assolutamente eh. Confesso. Mea culpa.

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  10. appunto.
    oppure niente.
    e, quindi, niente.

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  11. non sapevo dove scrivere. i miei auguri. quelli che non posso portare sotto la soglia di casa. li metto in una scatola qui. con la data sopra. per chi li verrá a prendere, prima, o poi, o mai.

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  12. Guarda me li prendo io questi auguri. Che immagino fossero per qualcuno, ma a volte non riesco a seguire il filo dei tuoi discorsi, e quindi in fondo non ne sono poi tanto sicura. Ho trovato per caso tutte queste parole, un po' ipnotiche ed enigmatiche, le ho lette, distrattamente, mentre cerco di lavorare oggi. Chi stai aspettando?

    n.

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    1. ciao n.
      gli auguri erano per una persona che non so se sia passata a prenderseli.
      quindi puoi prenderli, oppure te ne porgo di nuovi nuovi.

      trovi le mie parole ipnotiche ed enigmatiche? mannò, dai, è solo che solitamente scrivo quando ho l'umore un po' nell'ombra.

      chi sto aspettando? wow. domandona.
      direi piuttosto che cosa.
      ma forse non è questo. non è aspettare. è piuttosto espormi al flusso di parole che passano di qua. un bagno nel fiume. e vedere che succede.
      (ps. devi sapere che sono fissato con le metafore legate all'acqua e non so perché).

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  13. Beh ipnotiche nel senso che poi mi sono incollata ad intermittenza allo schermo per leggerle. Forse era curiosità, quindi se vuoi ridimensiono il commento e ti dico che le tue parole mi hanno incuriosito. Ma enigmatiche sì, perchè a volte non ho proprio ben capito che cosa volessi dire. O dirti. O dirci.
    E allora, cosa stai aspettando?
    L'esperienza del blog è intesa eh? Ben per te.
    Mi piacciono le metafore legate all'acqua, io ci ho costruito sopra la mia vita.
    Non sulle metafore (o forse sì? Questo me lo chiederò stasera con calma.) ma sull'acqua.

    n.

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    1. ne troverai molte, qui, di metafore sull'acqua.
      e in giro per i blog altrui.
      come sei arrivata sin qui? quale il percorso? sei venuta dall'acqua?
      come vedi vieni per cercare qualche risposta e ti trovi molte domande.
      alla fine è questo.
      giocare alle figurine con domande e con risposte.
      celo celo manca.

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  14. Non mi ricordo come sono finita qua, forse saltellando sui sassi. E non credo di essere arrivata per cercare delle risposte, ma mi fa piacere trovare delle domande.
    Tornerò, e non è una minaccia.

    n.

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  15. Mi sembra quasi scontato sottolineare il fatto che mi sia messa a cercare il post con lo stesso titolo.
    Ad ogni modo.
    Io non vedo rinuncia, nè tanto meno qualcosa di triste o malinconico. Parola in ombra dici, umore grigio scuro, e fluire di significati, ma non rinuncia.
    Mettere per esteso parole senza dover spiegare perchè.
    Tiri i dadi, ma alla fine a chi importa?

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