#120. tetris.


Una settimana di sole e di vento e di mare.
Ho ripreso a leggere, ed è stato come riaprire un rubinetto incrostato da anni.
con l'acqua che prima è rossa come la ruggine, poi pian piano mentre scorre si schiarisce e torna limpida.
quando ritorni dopo un po' in un luogo questo ti appare sempre diverso da come lo avevi lasciato: in parte è così, in parte invece è perché sei cambiato tu.
quando ritorni in un posto da cui mancavi da mesi ti poni due domande:
la prima, perché me ne ero andato ?
la seconda, perché sono tornato?
perché avevo altro da fare.
perché ho finito di fare dell'altro.
questo posto è il cerchio, e ho badato per un po' alla botte, oppure ad altri cerchi.

ed eccomi qui in mezzo a questa steppa piena di parole volanti, a pestare col piede per terra, ad alzare parole come polvere, e a respirare la polvere di chi mi passa accanto.
afferrare parole a cazzo e vedere se ci stanno giuste nelle caselle del mio cruciverba, spostare il peso da un piede all'altro, torcere il busto e mettermi di sbieco, e vedere se così i pensieri che il vento mi butta addosso si incastrano tra le file del mio tetris.
perché non ho più molta voglia di scavare, per trovare l'oro.
perché quando scavi puoi trovare oro oppure puoi trovare sterco.
e invece lascio fare, lascio fare al vento. 




8 commenti:

  1. non agitarti troppo nell'attesa, goditi il vento, felice che tu abbia ora anche un libro a farti compagnia.
    Ben tornato Red, mi sei mancato

    RispondiElimina
    Risposte
    1. buongiorno piccola Amanda, sì, un libro, anzi due.
      uno per innescare pensieri.
      uno per dissinnescarli quando si fanno troppo vicini al cuore.

      Elimina
  2. Risposte
    1. quando uno torna in un posto è per le persone, mica per il posto.
      ed è bello sapere che qualcuno ancora si ricorda e ti ricorda chi sei.
      buongiorno Mareva ;)

      Elimina
    2. Certe persone sarebbe un errore terribile dimenticarle.

      Elimina
    3. pensa a chi arriva a tanto così da dimenticare se stesso.
      dimenticare certe persone significa dimenticare certe parti di te, e se una persona non arriva ad accendere anche solo una piccola una parte di te, allora non ha senso tenercela accanto.
      siamo lumini sulle strade buie degli altri, e viceversa.

      Elimina
  3. sono tornata io e ho scoperto che se tornato anche tu.
    ho scoperto che c'è ancora qui in fondo, alla faccia dei social più social, più immediati, più silly, più 2017.
    però io sul vento non lo so mica se ci faccio affidamento, sono cresciuta in un posto in cui il vento fa crescere gli alberi orizzontali, scava la roccia e porta via le spiagge, è quasi sinonimo di distruzione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e infatti sei cresciuta orizzontale, con la roccia scavata e le spiagge erose: il vento è quella cosa che costringe tutto ad essere qualcosa di più interessante che quel che è programmato essere.
      e poi senza il vento di giorno non sapremmo apprezzare il silenzio vero della notte.
      poi c'è il vento di notte, e quello spaventa un po' anche me.

      Elimina