#81 - c'é vento.


sono mesi ormai che questo vento non smette mai di soffiare.
questo vento che sposta le ombre dalle cose,
che sposta il significato dalle parole,
che sposta le attese dalle promesse,
che sposta il fieno dalla terra,
che brucia le foglie e strema le radici.

sono mesi, ormai, che questo vento è lì quando ti svegli
come è lì quando dormi.
e anche quando provi a sdraiarti nell'erba e guardi il cielo a testa in giù,
hai gli occhi stanchi,
hai sete,
hai la povere delle cose fin dentro le cose.
e se ti richiudi anche solo per un attimo il silenzio è assordante.
non ci resisti.

il mondo è fuori fuoco.
disegni distanze sul telo di fondo,
intagli prospettive col bisturi,
ti inventi porte girevoli da cui non esci mai
e con cartelli appesi:
"prossima fermata: altrove".
ma solo alla prossima, ancora una, ancora una e poi.

ma non è tutto qui, sai.
non è solo questo.
c'é davvero un posto diverso
c'è davvero un posto tuo.
dove il vento a volte smette, anche.
un posto che non è là fuori.

dammi le mani,
respira forte,
chiudi gli occhi,

e guarda.

30 commenti:

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    1. ma tu, Giardi, quand'è l'ultima volta che sei stat tranquillo?
      diamo la colpa al vento?

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    1. è un vento di ritorno, il tuo. è il cielo che si muove verso qualcosa. è un orizzonte da raccontare con il flauto.
      questo è un bene.
      è quando non cessa e non cessa mai che diventa faticoso.

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    2. La speranza del cambiamento. Però, sì, prima o poi bisogna smettere di mescolare le carte.

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    3. .. e cominciare a lavorare con quello che c'è sul tavolo.
      tutto giusto, se non fosse che a quel punto ci si richiude su se stessi e ci si spegne. piano piano.
      propongo di essere come il fondo di ciottoli delle fontane fatte a vasca, quelle dove l'acqua ti scorre sopra e tu puoi guardare il cielo e tutto quello che passa nel mezzo.

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  3. A me il vento dà vertigine...come salire sul ramo più alto della sequoia restando a terra

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    1. mi vengono in mente certe scogliere d'irlanda, quelle dove l'oceano schiuma e l'onda ti arriva da sotto e da sopra.
      eppure tu non sei certo animale da fondovalle, cincia. tu sei una che si arrampica e poi cade e poi si riarramnpica e poi ricade. tu cirinciampi, ma non smetti.
      testarda di una donna.

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  4. ma perché è montato il vento?
    il mio vento è iniziato un anno fa, non so più cosa sia il silenzio, è snervante.
    cosa guardiamo, dimmi?

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    1. è tutta quest'aria che ti attraversa, che ti asciuga le lacrime, che ti secca le fauci.
      perché è montato? non lo so. forse semplicemente c'é perché questo è un posto in cui il vento c'è sempre stato, c'é e ci sarà sempre.
      perché resti in questi posti un po' bui, amanda? perché non scappi verso la luce del sole?
      cosa guardare.. per esempio si potrebbe cercare di vedere il motivo per cui non ce ne siamo ancora andati.

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    2. l'aria che asciuga le lacrime non è poi male Red, quella che secca le fauci dipende, per esempio se io salgo in montagna l'aria fredda mi chiude il naso e quindi si seccano le fauci, ma quando arrivo in cima ne è valsa la pena. Ieri per esempio non c'era una nuvola, il cielo era di un azzurro così intenso da sembrare un miracolo, il sole mi baciava dolcemente e la neve mandava una luce splendida

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    3. ogni tanto vorrei vederlo, il meraviglioso mondo di amanda.
      e poi per esempio scoprire che è anche il mio.
      solo visto da un'anima gentile.

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  5. Grazie per "gli occhi dei tombini"... trovo per caso gran belle ricchezze... ;)

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    1. se vagassi nei blog ringraziando per tutto ciò che recupero di buono passerei quasi tutto il tempo che mi resta.
      però grazie a te per essere passato e per darci così la possibilità di leggerti.

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    1. che poi mica servono grandi cappotti e giacche antivento e palandrane, no.
      delle volte basta un piccolo amuleto, un filo di stoffa annodata, per esempio, allacciato in vita.

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    1. non tutto il vento è uguale.
      a volte non ci accorgiamo della sua presenza se non quando cessa di colpo.
      e allora si viene colti in pieno, sì, ma dal silenzio.
      e l'effetto è anche più straniante.

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    2. No, non lo è. Ne esistono tanti quanti sono gli esseri viventi.
      Di venti.

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    3. certi venti non capisci da dove arrivano: li scopri a soffiarti dentro.
      poi, in un attimo, possono smettere e ti lasciano lì, e non sai il motivo per cui sono arrivati e non sai il motivo per cui sono cessati.

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  8. Il mondo è fuori fuoco, davvero, ed io non trovo più nemmeno la ghiera del mio obiettivo

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    1. tu hai un modo tutto tuo di mettere a fuoco. esiste.
      se non puoi cambiare la distanza focale puoi sempre cambiare la distanza delle cose fino a che non si trovano a fuoco comunque.
      chi non ha ghiera abbia gambe.. e tu ne hai, ne hai tante, di gambe.

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  9. "ti inventi porte girevoli da cui non esci mai
    e con cartelli appesi:
    "prossima fermata: altrove".
    ma solo alla prossima, ancora una, ancora una e poi."

    maledizione red.

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    1. un altro giro, bleached, solo uno, l'ultimissimissimissimo..

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  10. a me il vento agita.
    oggi, però, vorrei soltanto un vento ostinato che ripulisse un po' tutto, sai?

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    1. il vento fa succedere le cose. spinge le barche, asciuga le lenzuola, agita gli alberi. ma anche è capace di penetrarti fin dentro le ossa. a me piace quello leggero di certe giornate d'aprile, o quello caldo appena prima del temporale a giugno.
      ma a seconda del vento e del momento c'è sempre un modo buono per prenderlo, o per lasciarlo passare.
      a seconda del vento e del momento.

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    1. tu sei coraggiosa.
      solo le persone coraggiose ti raccontano le loro paure,
      solo le persone coraggiose le conoscono a fondo,
      le hanno abitate e le hanno imparate.

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  12. "A volte vento entra nei polmoni
    e l'aria stagnante ingaggia epiche bufere"

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