#066 eclissi.

mettici la luna, davanti.
e quello che ti resta da vedere è proprio e solo la luna.
ma, dietro, le strie riverberate impigliate nel campo magnetico del satellite. e la luce ricurva che arriva comunque.

mettici le parole, davanti.
nasconditi bene bene, ammùcciati, non lasciare che una sola parte di te resti alla vista.
e quando sei assolutamente certo che tutto è ben coperto, senza sprechi, senza ridondanze, senza lettere vuote o sospese allora comincia a chiederti che cosa in effetti può restare visibile.
e ti rendi conto che è tutto un riverbero, una fuga, una rifrazione, che anche nella penombra le ombre continuano ad essere proiettate e a coprire il buio con un'altra mano di buio.
e che le emozioni più piccole brillano come stelle.

tutto un brusìo di ombre che borbottano e un movimento di luci che sfuggono, trafilano, e proiettano sulle pareti le tue storie, quelle mai scritte e quelle nemmeno ancora sognate.
e il tutto che avviene fuori dal tuo controllo.

non ci resta che sederci per terra e guardarci attorno.
e metterci se serve lo stupore, e metterci se serve anche un po' di futuro, giusto quel po' che serve a permettere a tutto questo di cambiarci un po'.

in questo drive-in dove lo spettacolo, bello o brutto,  siamo noi.
con le stelle vicine che se la godono ingollando popcorn galattico,
con le stelle lontane che, potendo, sono intente a pomiciare.

foto Miloslav Druckmuller




38 commenti:

  1. le emozioni più piccole brillano come stelle, per questo son quelle che non si riesce mai a dimenticare.

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    1. è che ci vuole il silenzio attorno per sentire le sillabe sussurrate che son quelle che dicono le cose più vere. e così ci vuole il buio per vedere in trasparenza le piccole luci che si accendono dentro al cuore umano.

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    2. le stelle si vedono meglio al buio, io l'ho imparato circa un anno fa in mezzo all'appennino modenese.

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    3. io ho vissuto in posti con grandi nottate fredde e limpide. e quel buio lì non te lo dimentichi..

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    1. un sorriso che sa di brainstorming. ;)

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    2. già...
      troppa roba, come al solito...!!!

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    3. posso sentire il gorgogliare dei pensieri, il ribollire delle storie che lottano per uscire.
      ma non è a causa mia, sei tu, sei tu, che ti ritrovi con un motore che gira e gira a mille.

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    4. É questa vita che procede a 1000...
      E nuove storie vengono fuori da sole.
      E così una nuova dimensione.
      Sempre traballante ma piena.
      Viva.
      Come forse mai prima di adesso.
      E non che momenti bui non ce ne siano.
      Ce ne sono eccome.
      Ma fa parte del gioco anche quello.
      Dove non arriva la luce piena arriva un riflesso, un raggio sottile.
      Siamo protagonisti e inermi spettatori del fluire immancabile del tempo nello stesso momento.
      E cosí piccoli rispetto all'universo e distanti dalle stelle...

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    5. siamo distanti dalle stelle, a volte il cielo stellato appare soverchiante. ma tra noi, tra noi, siamo vicini. e cogliamo le sfumature che le distanze siderali non trasmettono.
      questo è il nostro spettacolo, nel bene e nel male.

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    6. ma io ci credo infinitamente nelle connessioni.
      nei rapporti umani.
      nonostante le fregature.
      ci credo ancora.

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    7. mi piace molto questa parola. connessioni. non l'ho mai usata, forse non ero pronto ad usarla, mi è sempre parsa una parola più alta di me.
      fin'ora, però,
      grazie.

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  3. insisto: tu non ti ci vuoi nascondere dietro alle parole, vuoi che in qualche modo parlino di te, o per te, o con te

    le stelle pomicione sono fantastiche

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    1. ma certo, amanda, è tutto un gioco di specchi trasparenti.
      io gioco con le immagini e immagino nuovi giochi.

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    2. uno dei miei giocattoli preferiti da bambina era il caleidoscopio

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    3. anche per mei. uno dei. ;)
      http://thatfaintingthing.blogspot.it/2012/08/kaleidoscope-cautionary-tale.html
      (ma come si fa a fare il link?)

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    4. per me, invece, confesso, continua ad essere uno dei giochi preferiti anche da adulto (beh, poi, adulto, che parola grossa), solo che ora anziché guardarli e basta mi diverto a costrurli per i bimbi. provate, secondo me vale davvero la pena: http://www.youtube.com/watch?v=pjm7PosyeWc
      p.s. ma quindi, curiosità, fammi capire una cosa che di astrofisica non c'ho mai capito una beata: le strie di luce sono dovute al campo magnetico della luna per un qualche effetto di rifrazione o al campo magnetico del sole? (devo prepararmi, ché mi si sta affacciando gagliardamente la fase dei "perchè...?" :-D)
      p.s.2 ma perché se clicco su "iscriviti ai commenti" non mi arrivano lo stesso? vale solo per gli utenti blogspot?)

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    5. @ammenicolidipensiero:un costruttore di trip: mitico!

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    6. dunque, ho dato un'occhiata, fatto una ricerca bibliografica, cercato in rete e riflettuto a lungo: direi che a priori non è possibile correlare all'attività solare o al suo campo magnetico il fatto che l'iscrizione ai commenti non vada a buon fine.
      ma per esserne assolutamente certo dovrei conosce almeno il tuo ascendente.
      comunque mi pare che nessuno abbia mai pubblicato nulla di serio sull'argomento.

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    7. ecco, allora, facciamo una prova. ho scoperto che zio gugòl offre un servizio che si chiama feedburner, in cui teoricamente se io inserisco il feed del tuo post dovrebbe mandarmi notifica della tua risposta via mail. teoricamente se tu rispondi al mio commento dovrei riceverlo. se non funziona è colpa dell'ascendente.

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    8. va bene, io rispondo. ora e qui. però sappi che come io mi sono creato un gravatar interdimensionale per connettermi all'universo wp, tu potresti creare un account blogger (anche senza blog) associato alla tua mail. se usi i cookie e non fai cose strane dovresti entrare quasi in automatico al primo commento.
      in alternativa potremmo accordarci sul fatto che io risponda ai tuoi commenti solo in occasione delle eclissi totali, mi risulta che a novembre ce ne sarà una nell'africa nord occidentale. ;)

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    9. ok, è ufficiale, fìdbàrner non funziona ed è colpa dell'ascendente. vada per l'idea dell'interconnessione spaziale ed universale tra mondi paralleli (anche se in realtà io ce l'avrei già un account, per cui dovrei solo capire come mai non me lo riconosce).

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  4. Le eclissi sono uno spettacolo che toglie il fiato. Anche le "cose" più grandi si possono nascondere.

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    1. hai ragione davvero. anche se un bagliore scapperà sempre dal cono dell'ombra, tradendo presenze stellari.

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  5. nel brusio di ombre mi sento coinvolta.

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    1. ma certo, con la differenza che le tue ombre sono tangibili, presenti, hanno un nome e una storia p r e c i s a .

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    2. ah, post scriptum: ma quindi tft e ffangoo si cooscono anche nella vita reale?!?

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    3. macché.
      non assomiglio abbastanza a corto maltese, dice.
      ;)

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    4. ahahahahahahahah

      no, no, troppi spigoli per i miei gusti!

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  6. io resto qui e vi guardo attenta, senza pomiciare. E l'eclissi mi inquieta sempre un po', questa luce-non luce, questa cosa che si percepisce ma non si sa, questo guardare e non guardare. "non fissare il sole che ti bruci gli occhi" mi dicevano da bambina e io non sapevo come si potesse fare, di bruciarsi guardando qualcosa che si riusciva a fissare. Misteri che io non li ho mai amati tanto. Io sono per i vetri, per il cielo terso.

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    1. palomar scorre via liscia, di notte. l'onda è poca, e alle luci delle stelle si aggiungono quelle basse e tenui della laguna.
      ci sono posti dove non sembra mai accadere niente, salvo poi scoprire che sono capaci di cambiarci da dentro. ci sono luoghi dove invece sembra accadere di tutto e invece lo sai già come finirà e non fai altro che indurirti nelle tue posizioni.
      ecco vorrei che questo posto qui lasciasse spazio al silenzio e alla calma necessari per ascoltare le cose che di solito non ci permettiamo di sentire.
      parole nuove.

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  7. lo spettacolo siamo noi anche a luna spenta..

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    1. basta chiudere gli occhi.
      a volte basta questo, hai ragione.

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  8. Avrei tanto voluto lasciare un commento. Uno di quelli sensati e pieno di significato come quelli che ho letto scritti da chi mi ha preceduto. Il problema è che sono le 7.30 del mattino, a Milano è novembre, il sedile del tram è gelato e mi sta ghiacciando anche i pensieri. E poi non ho ancora preso neanche un caffè. Rivendico il diritto sacrosanto e fondamentale di non saper formulare una frase di senso compiuto prima di uni caffè. Sicché niente io ho sempre trovato molto affascinanti le eclissi e trovo bello il modo in chi scrivi quindi tornerò. Amen. Andate in pace :)

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    1. non c'è niente di male a leggere e non commentare, sai.. io stesso leggo alcuni blog da sempre senza mai essere intervenuto.
      molto bella l'immagine di te che leggi dal tram. conosco bee i tram di Milano, so come sono, le distanze, la gente, gli sguardi obliqui. poi alle 7,30 sono anche tutti un po' afflitti specie a NOVEMBRE.
      sono contento se torni, nel frattempo vado in pace, immagino che un caffè sarà arrivato, no?

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    2. ok, quattro. il che significa che sei ancora bella vispa. (passo da te, vedo il nuovo post e commento, poi torno e continuo a risponderti) anche se si direbbe che non sono solo i caffé a tenerti sveglia..

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