#59 possessione armonica.




dietro ad ogni gesto ci possono essere mille cose.
quello che sei.
quello che vuoi.
quello che hai.
quello che quel gesto ti darà.
quello che quel gesto ti eviterà.
quello che puoi dare facendolo.
quello che il mondo si attenderà da te dopo che lo hai fatto.
quello che  penserà di te la persona per la quale fai quel gesto, sempre che tale persona non sia tu stesso.
quello che penseranno tutti gli altri.
orgoglio.
livello di autostima.
istinto.
necessità inconsce.
consapevolezza di non aver scelta.
l'illusione di non aver scelta.
incoscienza.
tattica.
strategia.
soldi.
ormoni.
vendetta.
rancore.
paura, se non terrore.

dietro all'atto di postare qua dentro ci sono alcune delle cose che ho elencato.
ma altre davvero non ci sono.

anzi, a dirla tutta..
postare qui dentro non pare avere a tavolino alcun motivo tra quelli elencati.
la domanda più corretta non è "perché scrivo.."
la domanda più corretta è..
"perché queste parole hanno scelto di atterrare qui, in questi posti?"
è una possessione armonica.
risonanza tra quello che sono e quello che scrivo.

e i motivi per cui tutto questo accade non mi appartengono del tutto.
come non mi appartengono quelli per cui tutto questo può finire.

combatto.

ci sono persone, qui, che valgono ogni minuto speso. vite raccontate, ombre, ricordi, rilanci del pensiero, corrispondenze, scontri dialettici. 
gente che vale ogni riga letta. 
gente che chiama ogni riga scritta.
è questo che mi tiene qui.
sei tu.
e tu.
e tu.





33 commenti:

  1. possessione armonica: splendida definizione
    affinità o disaffinità elettive che accettano di incrociarsi, di relazionarsi, che aprono finestre su paesaggi sconosciuti, che accettano di far guardare quei paesaggi con occhi diversi dai propri e da occhi diversi da quelli che li guardano abitualmente e che a volte non li vedono neanche più

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    1. già.
      con qualcuno è solo un lisciarsi il pelo a vicenda. con qualcuno sono pennellate verbali. con qualcuno invece è un corpo a corpo sulle cose a noi più vicine, qualcosa tanto ruvido quanto vivifico. qualcosa che ci costringe a cambiare postura mentale.
      qualcosa che ci vuole.
      qualcosa che ci tiene qui.
      (grazie)

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    2. grazie a te, questo posto e la sua mente sono state una bella scoperta

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  2. Michelangelo non scolpiva la pietra. Tirava fuori quello che già era contenuto all'interno di quel blocco.
    così diceva. A volte si fermava a metà, perchè "non c'era altro nella pietra."
    noi non scriviamo. Tiriamo fuori le parole che sono contenute dentro ai post.
    Magari arrivi qui senza nemmeno un pensiero, click su scrivi e le dita si muovono sulla tastiera.
    non scelgono loro. Come i giochi in cui devi schiacciare i pulsanti che si illuminano.
    le dita, sui tasti che urlano "prendi me, scegli me".
    poi lo rileggi, caspita, ha un senso. O forse no, ma è comunque un senso.

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    1. in pratica michelangelo giocava a ruzzle con le pietre.
      mi ritrovo spesso a riflettere sul senso che le parole assumono quando atterrano qui.
      e in effetti devo ammettere che è piuttosto frequente scoprire significati che non avevi cercato.
      e come dici tu, dici bene, tu: caspita! ha senso!

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  3. Sei mio possesso senza nome
    e diritti, non distinto da altri.
    Mi servi a placare
    l'insaziabile fame.
    Saffo

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    1. ma tu sei un giardigno ZEN.
      come hai fatto a mettere qui quelle parole e convincerle a restare?
      se lo facessi io scapperebbero, muterebbero forma, si scambierebbero le vocali scarabeizzandosi a vicenda.
      questi sono postacci..

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    2. è tutto un postaccio ormai ...

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  4. Per quanti motivi si scrive. E come ce li raccontiamo bene.
    O, almeno, io lo faccio. Ché poi, scavando scavando, andando al nocciolo scrivo per esistere. Almeno ai miei occhi.

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  5. tu poi le tue parole mica le butti fuori.
    tu le lasci affiorare e le trattieni lì, appena un millimetro sotto la pelle.
    noi le leggiamo in trasparenza. come i tuoi tattoo.
    e leggerti è come guardarti nuda.
    in questo mondo Mareva gira nuda.
    chissà se lo sa, se se ne è accorta.

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    1. Da tanto lo so. Per questo sono vulnerabile ma anche forte, ché la pelle poi si abitua.
      Ma non sono capace di vestirmi. Proprio non so da dove si comincia.

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  6. ognuno ha i suoi motivi per stare qui.
    come per stare fuori.
    i luoghi, a volte, si confondono, perchè in fondo ce li portiamo dentro, e caratterizziamo inevitabilmente ogni ambiente nel quale riversiamo vita.
    le parole che uno spende, cos'altro sono, del resto?

    anche per me vale lo stesso, poi.
    è il riscontro di certe persone a fare la differenza.
    e tra queste, da un po', in questo angolino virtuale, ci sei anche "tu" ;-)

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    1. tu poi ci stai mettendo un vero e proprio viaggio.
      e gli scalini sembrano portarti in posti profondi.
      sempre più in fondo, posti oscuri per una piccola Hobbit.
      che però non ha paura.
      è una fase? ci sarà una voglia diversa poi? di luce?
      forse con la primavera..

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    2. posti profondi in termini di altezza e di abissi.
      servono entrambe le misure per cimentarsi a pieno regime con se stessi ad armi pari, senza barare.

      sai che non lo so se è una fase?
      certe cose, in me, ricorrono da sempre.
      certe sensazioni, certe esigenze, si acuiscono in alcuni periodi... e probabilmente è uno di quei periodi.
      estremamente prolifici, magari.
      solitari, senz'altro.
      nonostante la compagnia.

      con la primavera, poi, mi viene voglia ancora di più adi andare al mare.
      e quindi vado.
      anche se fa freddo e piove.
      che è bello uguale, il mare.
      sempre.

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    3. di alcune persone ti rendi subito conto che non potrai conoscerle veramente finché non ne conoscerai il padre o la madre.
      altre volte è (era) un fatto di intimità condivise.
      con te mi sento di pensare che è impossibile accedere al tuo pensiero e sentire profondo senza vederlo, il tuo mare.

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    4. dici?
      è una cosa che ho sempre pensato anche io.
      come mi si fa a conoscere per davvero senza sapere di cosa sa il mare che respiro?
      la geografia dei luoghi si imprime anche nel carattere.
      non c'è nulla da fare.
      ;-)

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    5. chissà, forse io il tuo mare l'ho già respirato.
      cerco nei ricordi un mare che ti somigli, un mare lontano nel tempo, credo, un mare lambito col piede durante un viaggio, in passato.
      ma il mare ha una cosa: il mare è sempre lui.
      non cambia, e se cambia cambia piano.

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  7. ...io non vedo neanche la necessità di dover chiedermi perchè scrivo. Succede, accade, e non mi importa. Forse è questo, il non render conto a nessuno. Il non essere nessuno ma qualcuno al tempo stesso.
    Perchè in fondo siamo pagine che poi potrebbero essere dimenticate.

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    1. alla fine è un modo per scattare polaroid di ciò che siamo.
      e metterle qui.
      ci sono periodi in cui dentro di noi accadono cose che non vogliamo dimenticare.
      e allora le scriviamo.
      fissiamo tutto su pixel.

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  8. io non lo so il perchè ma questo io credo che vinca il premio del post paraculo del duemilatredici, ecco ti direi così se ti avessi davanti, e son soddisfazioni i premi paraculi sai. e lo so che tu non pensi che ti sto sminuendo, ma abbassare il livello fa bene ogni tanto, e poi ridere, che bello.

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    1. è uscito così? arriva così? questo?
      mi fai riflettere.
      non perché io mi senta sminuito (da cosa, poi da uno status di qualche tipo? io? qui? maddai ;) ) ma perché ho scritto quello che mi è uscito senza pensare di volermi accattivare nessuno. boh. poi mi piaceva la foto..

      non mi spaventa la leggerezza, sai? serve al volo.

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  9. Mille e uno significati dietro un solo gesto! :) Mi piace...

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    1. qualcuno qui le ha definite SAGHE MENTALI..
      roba di cui non andar troppo fieri, a dir la verità.
      vabbé. io questo, sono.

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  10. Vabbè ma se non fai i nomi, che gusto c'è.
    Bellino, tu.
    Ma alla fine. Quanto significa, stare qui?

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    1. secondo te scriverei su blog che non mi interessano?
      che non stia parlando di quelli?
      pensa che poco fa qualcuno mi ha detto che mi faceva meno bellino, io.
      ;)

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  11. Penso che nessuno avrebbe potuto spiegarlo meglio...
    Ho conosciuto delle persone eccezionali qua dentro....

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    1. forse qualcuno non avrebbe alcuna necessità di provare a spiegarlo.
      forse è tra questi che stanno le persone veramente speciali,
      forse è tra quelli che non hanno un blog..

      però grazie.

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