#118 modulazione di distanza.

mi piace il tuo blog, sai
anche tu sei interessante
se capita, vediamoci, volentieri.
mi è piaciuto vedersi, dovremmo fare qualcosa insieme,
spero presto, sì.
dovresti provarci davvero, facciamolo insieme.
gli amici questo fanno, e anche altro.
e perché mai potrebbe accadere
non vorrò mai fare a meno di te,
farebbe davvero male.
scusami, non avrei dovuto farlo.
mi hai ferito, sai.
eppure tu, eppure io.
fa male male, lo sapevo.
fa ancora male.
sono mesi, ma sei ancora qui.
anche tu.
a volte mi sorprendo a pensarti.
ti ho sognata, mi raccontavi di.
chissà dove sei, ho incontrato L, mi dice che stai bene.
mi ricordo di quella volta.
chissà se tu.
vabbé.


8 commenti:

  1. almeno amici, che non è poco, se poi si riesce ad esserlo anche dopo il dolore.....

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    1. non é mai stato altro, in questa cosa.
      sempre che esista, l'amicizia tra un uomo e una donna.
      latenze.

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    2. credo di avere amici maschi, molto pochi, uno o due.... credo :)

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  2. sono piena di amici maschi.
    maschi che non possono essere altro che amici.

    quelli che sono altro, generalmente, salvo due eccezioni nella vita, li ho riconosciuti dal primmo momento.

    red, dai modo alle fasi di assestamento di svolgere la loro funzione.
    e al di là del dolore contingente, che passa, guarda in prospettiva.

    e guardaci fiducioso.

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    1. forse dipende dal significato che dai alla parola amico.
      per me è condivisione di un aspetto della mia vita nella normalità e la possibilità di esserci anche per altro nelle emergenze.
      poi dipende da noi quanto effettivamente sappiamo chiedere aiuto nelle emergenze. Nella mia esperienza tendo a mettere poco alla prova le amicizie, ma a modulare le distanze cercando volta per volta un equilibrio.

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    2. Non è facile chiedere aiuto quando non si è abituati a farlo.

      Secondo qualcuno corrisponde ad una difficoltà a dare fiducia.

      Su questo aspetto mi sto interrogando da un po', e ancora non sono giunta ad una risposta ragionevole, per me stessa.

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  3. Certe cose si ricordano sempre in due, secondo me. Anche se si è sempre rimasti nel non detto.

    (ora, forse non ci ho capito nulla, ma avrei potuto scriverlo io, in questi giorni, un post del genere :D )

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  4. Bello questo nascere e morire. Amicizia che diventa altro, prende fuoco, luce incredibile svanita in un amen di felicità, come un fazzoletto di carta impazzito nel camino.
    Poi solo buio. Cenere che resta cenere. Nessuna resurrezione. Un inappellabile "lo stiamo perdendo".
    Una perdita definitiva.

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