#111 intermittenze.

la trascrizione del vivere è intermittente,
è un problema di segnale, di assenza di campo, di assenza di luce,
oppure è solo il gioco degli altrove che ad ogni passo mi vede comparire in luoghi diversi tra loro e da questo, in luoghi in cui le parole scritte lasciano il posto alle note suonate oppure in altri più scomodi e privati, luoghi semibui e muri perennemente in ombra su cui puoi permetterti di scrivere al di fuori delle aspettative.
il fatto è che il restare troppo a lungo in un certo luogo ti porta a scrivere le regole del permanerci e alla lunga a restarne incaprettato.
ci sono anni di nulla, poi un giorno una luce si spegne ed un'altra si accende.
e allora le cose cominciano a succedere.
mesi e anni passati a sbagliare l'identikit di te stesso ti portano a smettere di cercarti nei posti in cui pensavi di essere.

ha mai visto quest'uomo?




4 commenti:

  1. se uno non è sotto i divano, ma nascosto dietro la tenda, non ha molta importanza, l'importante è che abbia lasciato briciole di sé perché qualcuno lo cerchi, o abbia voglia di scovarsi, come in una epifania, anche senza cometa

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    1. mi fai pensare al buon Cosimo che se ne fugge il mongolfiera.
      per tutti noi fu la fine di un libro, ma per lui fu l'inizio della vera storia.

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  2. ... E magari a trovarti dove non avresti mai pensato fosse possibile ;-)

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    1. per esempio all'inizio di una strada tutta da scoprire.
      meno male han dato sole [cit.]..

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