fu scritto ad Amsterdam nell'inverno del '44: occupazione tedesca, carestia e gelo.
visse di espedienti, ebbe molti amori e i suoi versi furono coronamento di molti altri, legittimi o clandestini che fossero.
tracce di lui si trovano ancora su numerose epigrafi dell'epoca, anche se nessuno ne saprebbe ricostruire il testo esatto.
morì a poco più di trent'anni accoltellato in una rissa fuori da un bar a causa di un apostrofo rosa rubato ad una poesia altrui, la pupa di un boss, dicono.
c'è ancora qualcuno in vita a ricordarne la grandezza, ma non cosa dicesse.
c'è poi chi dice che non è mai morto, e che organizza tornei di tresette con jim, elvis e jaco in una bettola vicino casa di giardi. ma non so se crederci, a me lo ha detto kurt l'altro sabato, ma era decisamente strafatto.
Riferisci a Kurt che mi manca... tanto!
RispondiEliminafatto.
Eliminadice che anche tu gli manchi.
ma non sono certo che abbia capito chi sei.
già che avesse superato i 27 anni era un inspiegabile mistero, ai 33 aveva del divino, ma ai poeti un'aura di santità sulla carta è concessa, ma solo sulla carta
RispondiEliminasono cose misteriose. noi possiamo solo tracciarne la cronaca. magari tra duemila anni ne avranno fatto una religione.
Eliminauna religione non una setta bada bene
Eliminamemorabile davvero !
RispondiEliminagiardi perdonami.
Eliminadovevo aspettare che fossi tu a raccontarlo.
questo è un post da venerdì di una settimana pesante. ammettilo.
RispondiElimina.. mi ci vedi sotto un ponte di los angeles con l'impermeabile sgualcito e la bottiglia in un sacchetto di carta ? eravamo io e Arturo Bandini, quella volta.
Eliminano guarda che non era mica lui, era un sosia, dicono.
RispondiEliminaallora bisogna fare un post sul più incredibile sosia del millennio.
Eliminafai tu?
ohhhh...conosci arturobandini, uauuuu....
RispondiElimina;)