#86 - Melancholia.


hai mai la sensazione che tutto questo ottundimento altro non sia che il dilatarsi dell'istante che precede lo schianto?
che questo vivere altro non sia che il tentativo di dare un senso a un tempo che senso non ha perché non ha neppure futuro?
che stia arrivando qualcosa che spazzerà via tutto?
qualcosa che già puoi vedere, qualcosa che è già entrato nel tuo campo visivo ma che non vuoi vedere .
e noi qui a vivere sottocoperta come se tutto ciò da cui doversi riparare fosse pioggia, mentre è un pianeta intero quello che sta per schiantarsi questo metro quadro di accudita normalità.
gli animali sono inquieti, c'è un'aria gelida e traversa, e ci sono tre ombre per ogni cosa. 
ci sono tre ombre che vanno accorciandosi. 
qualcosa sta per

#85 - acqua, fuochino, fuoco.

c'è un posto segreto ove le cose accadono.
e non è mai nello stesso luogo.

il tragitto può essere lungo oppure brevissimo, il tempo che passa tra quando si abbandona la superficie e quando si arriva lì è un tempo senza tempo, che può essere scandito dai minuti quanto dallo scorrere delle strofe di una canzone o dallo scrosciare delle parole che scorrono fluide verso valle.
sì, come coi fiumi.
il percorso non è mai facile da trovare e non è mai lo stesso, a volte si tratta di superare dirupi e attraversare ponti sospesi su strapiombi rubati al cinema, altre volte sono lastre di cristallo ripide e scivolose da risalire, oppure sfidare il legno massiccio di un portone scheggiato dai mille e mille inutili tentativi o ancore il granito di una muraglia candida e inespugnabile.
e a volte è un sentiero nel bosco, o un percorso sospeso tra i rami degli alberi, con la luce del mattino che filtra e ti indica la strada o una rotta via mare con un vento leggero alle spalle.

c'è un posto segreto ove le cose accadono,
è dentro di me ma non so arrivarci da solo.

ma non è di una guida che ho bisogno, no.
ma piuttosto di compagni di viaggio.
perché non ci sono mappe diverse dall'iride di chi ti guarda e ascolta.
e non ci sono indicazioni diverse dalle emozioni di chi condivide con te
questo pezzo di viaggio.

acqua accqua acqua 
fuochino fuochino 
fuocherello 
fuocherello 
fuoco.


#84 - punti di vista.


è una cosa che faccio. sempre.
qualcosa che ho già descritto, credo, qui, o nei commenti.
nella vita, nel lavoro, nei rapporti interpersonali, nei viaggi.
cercare il mio punto di vista.
o meglio cercare l'unico punto di vista che mi consenta di vedere le cose nel giusto modo e renderle semplici, o almeno un po' più semplici.

Credo che sia dovuto al mio scarso talento nel capire le cose, credo che abbia a che fare con il fatto che non ho la capacità di cogliere subito quel che va colto o quello che comunque sarebbe possibile cogliere.
e così mi costringo a cambiare punto d'osservazione, a salire sugli alberi, infilarmi nei tombini, o semplicemente a inclinare la testa quel poco che basta.
come quando ti cade a terra qualcosa e non la trovi e allora conviene spostarsi e guardare con altre prospettive, perché se da dove sei non la vedi non la vedrai mai se non fai un passo, se non ti abbassi.
è faticoso, e ci vuole motivazione: non ho mai fatto niente di decente senza una buona motivazione.

Le cose migliori che ho fatto le ho fatte per amore, o se non per amore per qualche strana deriva del cuore che ho scambiato per amore,  attrazione,  prossimità: promesse di qualcosa di bello, di nuovo.
(e anche qui, di quale amore parliamo? ne ho toccato qualche tipo, non tutti.)
il meccanismo è sempre il medesimo. sento un richiamo, un'intonazione, un'assonanza, una risonanza, una parola, una parola sola può bastare, oppure riconoscere qualcosa che mi appartiene da qualche parte, leggere una riga e pensare che avrei potuto scriverla nello stesso modo.
qualche volta c'è uno scambio, qui, o altrove, parole pubbliche, parole private, altre volte non ha nulla a che vedere con le persone ma è semplicemente una musica, un libro o un film.
e allora divento recettivo, mi metto in ascolto.. e ascolto. zitto.
ascolto quello che arriva, ascolto quello che smuove, a volte riporto. e questa è la genesi della maggior parte di ciò che arriva qui.
Mentre faccio tutto questo mi sposto. Cambio posizione fino a che non trovo il corretto allineamento, quello che mi permette di vedere senza filtri, senza ostacoli. o almeno ci provo.
E se ci riesco accade che parte un flusso di pensieri capace di trascinarmi altrove, capace di farmi vedere tutto in modo un po' diverso e possono arrivare parole per me nuove, parole mai calpestate, parole candide come la prima neve prima che passi qualcuno.

il mezzo è questo, il cammino è il mio, e la condivisione fa il resto.
probabilmente questo avrebbe dovuto essere il mio primo post, qui.
certamente non sarà l'ultimo.